La conoscenza della temperatura di ambienti o elementi a contatto con gli strumenti utilizzati nell’ambito del monitoraggio è strettamente legata, se non indispensabile, alle correzioni che devono essere effettuate su misure che sono particolarmente sensibili a questo parametro, specialmente negli strumenti che percepiscono la misura mediante parti metalliche, oppure nell’ambito di processi sottoposti a escursioni termiche notevoli o comunque ripetute nel tempo (variazione del livello di falda).
I sensori che misurano la temperatura, sia manuali che automatici, sono molteplici, in funzione della loro destinazione d’uso. In ambito geotecnico sono diffusi:
● termistori, così chiamati i resistori sensibili alla temperatura, che si basano sulla variazione di resistenza elettrica del materiale di cui sono costituiti in funzione della temperatura
● RTD (Resistence Temperature Device) il cui principio di funzionamento è legato alla variazione di temperatura di due metalli diversi
● Termometri VW (Vibrating Wire) o sensori a corda vibrante, costituiti da un filo metallico teso ai due estremi, la cui frequenza di oscillazione, generata dalla presenza di un elettromagnete, è proporzionale alla tensione del filo stesso